Giorni fa è stato eletto il nuovo presidente della Figc e con essi,notizia di ieri,è stato eletto l'allenatore della Nazionale italiana.Questa elezione è conseguita dalla dimissione dell'ex presidente della Figc,Giancarlo Abete.I designati erano,dopo le sue dimissione erano due:Carlo Tavecchio e Demetrio Albertini.Dunque i riflettori erano puntati su loro due attessi da una grande campagna elettorale.Il favorito era il 71enne Carlo Tavecchio presidente delle giovanili,mentre Demetrio Albertini dove conquistare tutto da 0.Nelle settimane antecedenti alla votazione Carlo Tavecchio commette una gaffe(sugli stranieri)che gli farà perdere dei consensi.Questo però non gli impedirà di aggiudicarsi il posto da presidente della Figc che con il 66,63% dei voti "asfalta" letteralmente il suo diretto concorrente.Tavecchio dopo aver vinto rilascia le seguenti parole:Dopo la prima sessione di voto ho dovuto chiedere ai miei collaboratori che mi aiutassero a scrivere qualcosa per un ringraziamento dal profondo del cuore". Queste le prime parole del neo presidente della Figc Carlo Tavecchio, appena eletto a Fiumicino. "Ringrazio l'assemblea. Oggi, alla presenza delle più alte autorità Uefa, c'è stata una dimostrazione di grande serietà e comportamento di democrazia. Desidero ringraziare coloro che mi hanno confermato la fiducia e fatto sentire il loro appoggio anche in momenti difficili. Vorreri ringraziare coloro che legittimamente hanno espresso valutazioni diverse. Sarò il presidente di tutti".
"Ho tratto molti insegnamenti che certamente metterò a frutto in un'epoca in cui si dà peso più ad apparire che ad essere". Ha detto il neo presidente della Figc, Carlo Tavecchio, nel suo primo discorso all'assemblea. Assicurando di voler coniugare, al suo nuovo ruolo, "il mio modo di essere, senza glamour come qualcuno lo ha definito giustamente".
"Vorrei fare un appello alla vostra cortesia: concedetemi il beneficio dell'inventario, da ragioniere", spiega Carlo Tavecchio, nuovo presidente della Figc al posto del dimissionario Giancarlo Abete. "Faremo le cose insieme, e giudicheremo solo poi quello che avremo fatto. Con le parole non sono mai stato a mio agio. Le riforme possono farsi solo insieme, nel mio programma non esistono uomini della provvidenza o ricette magiche. Esiste invece la cultura del lavoro: senza perdere altro tempo invito tutte le componenti ad abbandonare divisioni e mettersi all'opera". Tavecchio non ha concesso a caldo una conferenza stampa: "Vi prometto che entro il 18 di agosto presenterò il programma delle cose fatte. Non ho avuto ancora approcci con nessun commissario tecnico nè ho parlato di governance". Infine, un ringraziamento di cuore ad Abete: "Oggi, a 71 anni, ho imparato una lezione. Un grande uomo ci lascia, ed è una grande perdita per tutti noi. Grazie di tutto".
Non ci resta che attendere le prime azioni di Tavecchio è incrociare le dita che non sia un altro fallimento...